Pinacoteca di Brera - Milano -
Il termine "Braida" significa terreno incolto ed era posizionato ai confini della città medievale: terreno su cui furono costruiti numerosi edifici.
La Pinacoteca allestita al piano nobile dell'omonimo palazzo edificato in stile tardo gotico, sede anche dell'Accademia delle Belle Arti, accoglie capolavori dell'arte italiana che spaziano dal XIII sec. al XX sec., divenendo una delle più prestigiose istituzioni museali  milanesi, italiane e mondiali.
Primo museo pubblico italiano, frutto maturo dell'illuminismo.
Grande museo per fama e rango, la Pinacoteca di Brera non pone le sue radici nel collezionismo aristocratico ma nel collezionismo di matrice politico napoleonico: atto che attinse agli ideali democratici della rivoluzione francese.
In occasione dell'incoronazione di Napoleone I a Re d'Italia, si stabilì che tutte le opere provenienti dalle spoliazioni del patrimonio ecclesiastico, fossero raccolte presso l'Accademia (nata ufficialmente nel 1776) a disposizione della formazione degli studenti.
Le esigenze politiche e d'immagine del nuovo governo crearono le condizioni della nascita della Pinacoteca.
Conversero, su Brera, un flusso ininterrotto di dipinti provenienti dai territori occupati dalla campagna militare napoleonica.
Nel 1859, in occasione dell'entrata vittoriosa di Vittorio Emanuele II e di Napoleone III, fu inaugurata, nel cortile d'onore del palazzo, la statua in bronzo raffigurante Napoleone I in veste di Marte Pacificatore, su modello di Antonio Canova.
La Pinacoteca di Brera divenne la raccolta d'arte della capitale del Regno Italico.
Oggi nelle 38 sale si possono ammirare capolavori dei più grandi pittori italiani: Gentile da Fabriano , Vittore Carpaccio, Gentile e Giovanni Bellini, Andrea Mantegna, Tiziano Veccelio, Lorenzo Lotto, Giovanni Battista Moroni, il Veronese, Tintoretto, Donato Bramante, Simone Peterzano, Bernardo Luini, Piero della Francesca, Raffaello, Bronzino, Guercino, Annibale Carracci, Caravaggio, Gianbattista Tiepolo, Pietro Longhi, Canaletto, Bernardo Bellotto, Giovanni Battista Piazzetta, Francesco Hayez, Silvestro Lega Giovanni Fattori, Giuseppe Pelizza da Volpedo, Giorgio Morandi, Amedeo Modigliani, Medardo Rosso... è solo per citarne una parte.
Carlo Maria Pelatti