Tintoretto 1519 - 1594
Venezia 
Appartamento del Doge
Palazzo Ducale


Jacopo Robusti (Venezia 29 Aprile 1519 - 31 Maggio 1594), conosciuto con il nome di "Tintoretto", perché il padre era tintore di stoffe, è uno dei più grandi artisti della pittura veneziana e del rinascimento italiano.
Uomo di piccola statura (non più alto di 150 cm.), odiato dai suoi colleghi, carattere determinato, ombroso e sospettoso, instancabile, capace di soffrire e aspettare.
La sua energica pennellata fu descritta come furiosa, forte come il suo carattere, adatta per l'uso drammatico della luce al servizio di un sapiente gioco prospettico teatrale.
Contemporaneo e futuro erede del grande Tiziano, rivale del più giovane Veronese, ammiratore del disegno michelangiolesco, Tintoretto, in piena epoca controriformista, si impegnò, senza tregua, alle decorazioni delle chiese, delle Scuole e di Palazzo Ducale.
La sua fu una pittura caratterizzata da stesure magre di colore, pennellate rapide, talvolta sommarie.
Teatralità, gigantismo, arditezza, modernità e un forte cromatismo capace di guardare ogni aspetto che spazia dalla gloria dei ritratti patrizi alla miseria plebea veneziana.
Tintoretto ritrattista, Tintoretto pittore di opere religiose, Tintoretto artista di quadri a soggetto profano: la sua velocità unita alla sua genialità lo rendeva l'artista ideale per ritrarre lo spirito sociale, culturale, politico e religioso della Repubblica di Venezia.
Nessun artista del '500 seppe eguagliare Tintoretto nella sua capacità di accaparrarsi le più importanti commissioni pubbliche. Memorabile fu la sua ventennale impresa presso la Scuola Grande di San Rocco, dove lego' la sua arte,  in modo indelebile, dal 1564 al 1588 c.
Instancabile ricercatore di un equilibrio tra convenzionale pittura veneta e lampi di genialità, Tintoretto occupa un posto tra i grandi geni della pittura di tutti i tempi. Manet definì l'uso della sua pennellata, precorritrice dell'impressionismo.
Nelle lussuose stanze dell'Appartamento del Doge saranno  esposti, a completamento delle sue tele già presenti, una preziosa ed irripetibile esposizione di 50 suoi capolavori provenienti dai più prestigiosi musei e collezioni nazionali ed internazionali.
Opere arricchite da 20 rare opere grafiche per presentare al pubblico la sua avvincente parabola pittorica.

 

Carlo Maria Pelatti